Malattie sessuali: quando la disinformazione aumenta i rischi

Anche se fanno paura, spesso non si fa abbastanza per proteggersi dalle malattie sessualmente trasmissibili.

E benché siano in molti a conoscerle e a sapere che il rischio di contrarle con rapporti a rischio è concreto (uomini 46% e donne 52%), sono in pochi a prendere le adeguate precauzioni.     

Uomini e donne sono ancora poco informati sulla prevenzione e continuano a preferire il sesso non protetto.

I luoghi comuni in tema di sesso sono innumerevoli e le scuse per evitare di utilizzare il preservativo si sprecano. 

C’è chi pensa che il profilattico diminuisca il piacere (45%) e quasi un uomo su 10 teme che impedisca di mantenere l'erezione.

Navigando in rete si scoprono metodi di contraccezione particolarmente fantasiosi, come lavarsi con la coca-cola o il limone dopo un rapporto a rischio per evitare di infezioni sessuali e gravidanze indesiderate o usare saponi aggressivi o irrigazioni vaginali.

Ma tratta ovviamente di bufale belle e buone, molte delle quali pericolose per la salute: l’unico modo sicuro per evitare di contrarre una malattia venerea è evitare i rapporti non protetti scegliendo metodi contraccettivi sicuri e utilizzandoli nel modo corretto.

Le malattie sessualmente trasmissibili non vanno sottovalutate, i sintomi non compaiono subito e spesso chi contrae un’infezione non se ne accorge, aumentando le probabilità di contagiare altre persone.

L'età di rischio si sta abbassando, per via del sempre più precoce inizio della vita sessuale e dell'aumento del numero di partner occasionali: si stima che ogni anno almeno un adolescente su 20 venga contagiato.

Sono più di un milione le infezioni trasmesse ogni giorno per via sessuale in tutto il mondo e se è vero che alcune di queste malattie sono facili da mantenere sotto controllo e scompaiono dopo poco tempo, altre possono compromettere gravemente la salute.
Il sesso è una cosa bella e piacevole e per goderselo in completa sicurezza basta davvero poco.

*fonte: GLI ITALIANI E IL SESSO. Indagine della Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica FISS